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La qualità della vita nella Città metropolitana e nel Comune di Bologna 2019 – Rapporto finale

Periodo di riferimento: 2019
Bolognesi preoccupati più da problemi economici ed emergenze climatiche che da sicurezza e immigrazione. Servizi promossi ma con “classifiche” differenti tra capoluogo e resto del territorio.
immagine panorama bologna

Sono stati pubblicati i risultati definitivi dell’indagine svolta da Comune e Città Metropolitana.
Il sondaggio annuale per monitorare il gradimento dei cittadini verso i principali servizi e il loro giudizio su qualità della vita e criticità del nostro territorio. “L’indagine sulla qualità della vita e il benessere personale nella Città metropolitana e nel Comune di Bologna”, svolta dal Servizio Studi e Statistica per la Programmazione Strategica di Palazzo Malvezzi e in collaborazione con l’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna, dopo il debutto dello scorso anno diventa un appuntamento annuale e uno strumento sempre più affidabile.
Le interviste effettuate nel corso dell’indagine demoscopica campionaria sono state infatti 3.000 (800 in più del 2018) e per la prima volta non solo su telefoni fissi ma anche su cellulari. Per avere un metro di paragone si consideri che i sondaggi politici che ogni settimana propongono i principali media nazionali si riferiscono, il più delle volte, a campioni di 1.000/2.000 cittadini su tutto il territorio nazionale. Si tratta dunque di un prodotto molto affidabile dal punto di vista statistico.
Le persone intervistate sono suddivise in modo proporzionale per genere, classe di età e zone (Bologna, Cintura, Pianura e Collina-Montagna).
 
I principali problemi della realtà di oggi: l’Agenda problematica dei bolognesi
Lavoro e disoccupazione, futuro dei giovani, ambiente e clima, criminalità e sicurezza (in netto calo rispetto al 2018): sono questi i principali problemi della realtà di oggi per i cittadini metropolitani. In generale l’agenda problematica dei bolognesi evidenzia la crescita delle tematiche legate alle preoccupazioni economiche, alle inquietudini e alle emergenze sociali del mondo (fra cui spiccano clima e ambiente) mentre il netto calo delle problematiche sull’immigrazione rende residuali tali preoccupazioni nel contesto generale.
 
Soddisfazione qualità della vita nel proprio Comune di residenza
Ad un anno dalla prima rilevazione si conferma ad alti livelli la valutazione della qualità della vita nel proprio comune: l’80% dei cittadini metropolitani le attribuisce un voto tra 7 e 10. Sommando i giudizi di sufficienza, la quota sale al 93% (nel 2018 era al 91,6%), con un voto medio stabile a 7,3. Nel solo capoluogo la soddisfazione totale (voti da 6 a 10) è pressoché stabile oltrepassando il 91% (nel 2018 era al 90,7%) e con un voto medio in aumento (da 7,1 a 7,2).
Sono in aumento anche i cittadini che non segnalano problemi nella zona di residenza (il 41,6% rispetto al 35,8% nel 2018); le problematiche della zona, come nel 2018, rimangono nell’ordine: viabilità-manutenzione-trasporto pubblico, criminalità e sicurezza, degrado (immigrazione fanalino di coda al 3,4%).
La presenza di degrado nell’habitat circostante è denunciata dal 12% dei cittadini metropolitani (-3,7% sul 2018) e il dato di Bologna scende al 22,4% (-4,3% sul 2018) con un calo più marcato rispetto al resto del territorio.
Il senso di sicurezza della zona in cui vive, coinvolge in media il 64% dei cittadini metropolitani, ma solamente la metà della popolazione femminile. Il confronto extraterritoriale indica che ci si sente più sicuri rispetto alla regione (57%) e all’Italia (61%).
A Bologna il senso di sicurezza è in aumento (58% rispetto 55,6% del 2018).
 
Gradimento dei servizi, cresce la soddisfazione per mobilità e viabilità
Si registra una crescita generalizzata della soddisfazione dei servizi legati alla mobilità seppur con priorità diverse tra capoluogo e resto del territorio.
A Bologna è ancora alto il gradimento per trasporto pubblico (il 73,5% ha dato un voto da 7 e 10 con un +2,2% sul 2018) e ciclabili (55,3%, +7,1%), mentre per parcheggi e traffico prevalgono le critiche. Nel resto del territorio ci sono valutazioni mediamente positive per tutti gli aspetti ma vanno meglio parcheggi e traffico (entrambi oltre il 60% di voti alti), mentre vengono visti più carenti manutenzione e ciclabili (pur con un +7,8%).
Per quel che riguarda gli altri servizi nel capoluogo guidano la classifica di gradimento: Biblioteche, Musei, Offerta culturale, Impianti sportivi e Servizi scolastici, mentre nel resto del territorio i 5 servizi più apprezzati sono: URP/Anagrafe, Servizi infanzia, Servizi scolastici, Impianti sportivi e Servizi sanitari.
 
Buona partecipazione culturale e reti sociali solide. Cresce l’impegno sociale
I cittadini metropolitani mantengono un ottimo livello di partecipazione culturale: il 47% svolge almeno 3 attività culturali (che sale al 54,1% nel solo comune di Bologna).
La partecipazione sociale alle Associazioni di volontariato coinvolge oltre il 30% della popolazione maggiorenne metropolitana (+3% rispetto al 2018). Anche le reti sociali di parenti e amici si confermano molto solide, mentre la fiducia generalizzata nelle altre persone segnala sintomi di diffidenza (quasi il 60% opta per la prudenza), con il capoluogo più tranquillo nei confronti del prossimo rispetto alla periferia.
 
Il benessere soggettivo, bolognesi ancora molto soddisfatti della propria vita
In generale i cittadini della città metropolitana di Bologna manifestano appagamento personale per la propria vita: con gradi di soddisfazione (voti da 7 a 10) superiori al 70% per tutti gli aspetti che la compongono; con elevata soddisfazione per la propria vita nel complesso (voti da 8 a 10) per il 57% dei cittadini (dato che è invece più basso in regione 46% e nel resto del Paese 41%).
Nello specifico, il mondo degli affetti e la condizione abitativa risultano le dimensioni apprezzate quasi all’unanimità. Valori inferiori, ma sempre positivi, per situazione economica e tempo libero, quest’ultimo in lieve peggioramento rispetto al 2018.
Rispetto al 2018 a livello territoriale si registra un lieve aumento del benessere soggettivo nel capoluogo (+0,5%), mentre c’è una flessione nel resto del territorio (-3,8%).
La valutazione soggettiva del proprio benessere economico restituisce un quadro abbastanza confortante, pur con alcune criticità. Il 66% riesce ad arrivare tranquillamente alla fine del mese, mentre l’area problematica riguarda il 31% dei cittadini, con un 7% di forte disagio. ll 76% non vede peggioramenti rispetto allo scorso anno; il 70% giudica la propria situazione in linea o al di sopra della media comunale, a fronte di un 16% che si considera svantaggiato rispetto agli altri.
 
I giovani: più soddisfatti nonostante le incognite per il futuro lavorativo
Più di altri, i 18-34enni attribuiscono una valutazione alta (voto 7-10) alla qualità della vita nel proprio Comune (87% rispetto all’80% della popolazione totale).
Il 45% dei giovani vive con la famiglia di origine: in larga parte (70%) per motivi legati allo studio ma anche di agiatezza. Per tutti gli altri (28%) si tratta di una condizione di necessità.
Indipendentemente dalla condizione abitativa, 6 giovani su 10 beneficiano o hanno beneficiato di aiuti economici fluenti dalla famiglia di origine, sotto forma di trasferimento di denaro più o meno frequente, pagamento dell’affitto o contributo per l’acquisto della casa.